Il Kenya, le sue bellezze e i suoi squallori, amenità e miseria, la gente, i safari, il mare e le spiagge, i monti ed i laghi, le isole e gli animali.
Sull'Africa si dicono tante cose, perché l’Africa ha molte facce.
Dell’Africa si parla spesso a sproposito, perché l’Africa a volte si vende male.
In Africa si può vivere un’esperienza unica, perché l’Africa parla a ciascuno di noi in modo diverso.
L’Africa offre una varietà di ambienti, ecosistemi, popolazioni e culture, che la rendono speciale, la fanno entrare nel cuore e spesso portano le persone a tornarci più volte.
Mare bellissimo, savane, foreste, laghi, riserve naturali, luoghi per il birdwatching, grandi mammiferi, felini, tribù antichissime, usanze millenarie, sono solo alcuni degli aspetti che l’Africa
offre ai viaggiatori.
Il segreto però non è il posto, ma il modo in cui questo posto riuscirete a scoprirlo e viverlo. E ciò senza incanalarsi nel tradizionale e standardizzato turismo di massa; questo per varie
ragioni, prima delle quali la libertà di poter disporre del proprio tempo, e la massima libertà di tracciare giorno dopo giorno la propria esperienza.
L'Africa è in genere un continente al quale gli stranieri guardano con timore. Le malattie, il clima, l'instabilità politica, un impatto culturale forte e intenso
caratterizzano fortemente un viaggio e, ancor più, un espatrio in questo immenso e variegato continente.
Per vivere in buona parte dei paesi africani bisogna dotarsi di ottimismo, tanta pazienza e una buona dose di coraggio.
Se questi non vi mancano, e riuscirete ad aprirvi all'Africa senza riserve e preconcetti, potrete facilmente trascorrervi uno dei periodi più faticosi ma appaganti della vostra vita.
Nuda nella manifestazione della miseria ma anche della sua incommensurabile ricchezza umana e culturale, l'Africa non conosce mezze misure, ed è questo che la rende una meta molto intensa ed
esigente. È certo che l'Africa è oggi più che mai attraversata da crisi interne e da strangolamenti esterni che rendono tutti i suoi paesi potenzialmente a rischio di tensioni sociali che in
molti casi possono sfociare in violenti conflitti.
Questo va considerato quando si decide di venire in Africa. La precarietà è un elemento molto presente nella vita quotidiana: la capacità di accettarla e gestirla varia da persona a persona, ma
se la motivazione non vi manca, troverete ben presto il vostro personale modo di affrontarla.
L'Africa presenta anche innumerevoli vantaggi, alcuni dei quali sono il contatto con culture incredibilmente interessanti e vivaci, la possibilità di vivere all'aria aperta e in stretto contatto
con la natura (anche nelle capitali più estese di solito è facile uscire per raggiungere luoghi di incontaminata bellezza...), un ritmo di vita per forza di cose più semplice e rilassato, meno
stressante e accelerato di quanto non si viva attualmente nella maggior parte del mondo.
L'Africa, specie quella sub sahariana, regala le emozioni che rimangono per sempre nella nostra memoria.
Il Kenya, non solo quello convenzionale dei safari e delle bianche spiagge, offre con suoni, odori e l’allegria del suo popolo una sensazione di eterno benessere mentale.
... non quella dei safari in scatola, devi essere pronto ad accettarne i diversi volti. Pace e violenza, splendore e miseria, bellezza e crudeltà sono le diverse
facce di un’unica realtà.
Il Kenya... uno degli angoli più belli e selvaggi dell'Africa sub sahariana, imprevedibile e capriccioso, spesso scomodo ma avventuroso, resta pur sempre una medicina per l'anima.
Più di venti parchi naturali abbelliscono il Kenya (Tsavo, Masai Mara, Amboseli, Rift Valley, Marsabit, Samburu, Monte Kenya, Mida Creek, etc.), dove i
ranger sono in continua lotta contro il bracconaggio e i cacciatori in cerca di avorio.
Per ammirare la flora e la fauna originari del paese è quindi sufficiente prendere parte a un safari organizzato, in aereo, pulmino, Land-Rover, a cavallo o addirittura in mongolfiera o a dorso
di cammello: dai 2 ai 15 giorni di avventura, non più come una volta per uccidere animali, ma per conservarne il ricordo con le migliori foto di cui siamo capaci.
Non solo safari e animali, ma anche mare, monti, laghi e spiagge.
Il Kenya ormai da anni è una delle mete per il climbing, trekking, birdwatching e windsurf.
Quello del Kenya è uno dei mari tropicali preferiti dagli stranieri che qui trovano spesso un ottimo rapporto qualità/prezzo e una vacanza tagliata sempre su misura.
Kibera è ufficialmente
classificata come un insediamento urbano informale di Nairobi e, di conseguenza, i suoi abitanti sono tutti considerati abusivi da parte del governo keniota, che non prevede alcun servizio
pubblico essenziale o infrastrutture di base, come la sanità, l'istruzione, l’elettricità, ecc.
La mancanza di un sistema fognario, la povertà estrema, la violenza endemica e l'accesso molto limitato all'istruzione e ai servizi sanitari a prezzi accessibili danno conto delle principali
esigenze umanitarie di Kibera. HIV, tubercolosi e diverse altre malattie sessualmente trasmissibili o correlate all'igiene sono molto diffuse tra i baraccati.
Korogocho è uno "slum" alla periferia di Nairobi. È la quarta baraccopoli della capitale per numero di abitanti dopo Kibera, Mathare e Mukuru Kwa Njenga. Al suo interno vivono circa 180.000-200.000 persone pressate in 1,5 chilometri quadrati. È una distesa di baracche di lamiera situata a soli 10 km a nordest dal centro della città.
Mathare è un agglomerato di "slum" in periferia di Nairobi. Con una popolazione stimata intorno alle 600.000 persone, è una delle baraccopoli più vaste del Kenya. Lo
slum più grande e più antico di Mathare, Mathare Valley, conta da solo circa 180.000 abitanti.
Il nome Mathare deriva dalla parola ‘mathari’ che in lingua kikuyu significa ‘diramazione’. Durante l’epoca coloniale Mathare Valley era una cava, qui si ricavavano pietre utilizzate nelle
costruzioni. Mathare non era una valle…lo è diventata a furia di scavare.
Mathare si trova a soli 4 Km dal centro di Nairobi. Raggiungere Mathare con i "matatu" pubblici è tutta una variabile: un tempo dai 10 minuti alle 2 ore, un prezzo dai 10 ai 60 centesimi di euro,
un rischio d’incidenti da zero a più infinito.
I dieci caratteri specifici di questo popolo, contenuti nell'opera Athâr al Bilâd del cosmografo musulmano Zakariyya al-Qazwini (1203-1283), erano stati attribuiti ancor prima dal
medico greco Galeno (129-201) e riportati dallo storico arabo Abu al-Hasan 'Ali al-Mas'udi (897-957), autore dell'opera enciclopedica Murūj al-dhahab, già due secoli prima di Zakariyya
al-Qazwini.
Zanguebar il paese degli Zanj
Bio Market, via Emilia 123, 09876 Bologna